mercoledì 6 settembre 2006

Compagno di scuola

Daniele Capezzone nasce già con la barba da una cellula staminale embrionale abbandonata sugli scalini di una chiesa in una notte di luna piena, ad Halloween.
Fin da infante dimostra spiccate qualità dialettiche. Fa addormentare spesso la tata la sera, raccontandogli le storie delle mirabolanti battaglie civili di Emma Bonino. A due anni sa già leggere, scrivere, far di conto e calcolare la partita doppia, e visto che non smette di riprendere i suoi genitori su qualunque cosa, accusandoli di non essere abbastanza liberali, essi meditano segretamente di portarlo nel vicino bosco e abbandonarvelo. Ma Daniele è furbo, ha le tasche piene di molliche di pane e trova sempre una scusa per evitare di uscire con loro...

A sei anni va a scuola ma sapendo già tutto e pretendendo di sostituirsi al maestro lo mettono in un’aula tutta per lui, assieme ad un ragazzo caratteriale, figlio di un anarchico livornese e della segretaria della sezione Mirafiori del PMLI. Regolarmente picchiato dal compagno, che ama particolarmente brandire il pestacarne, sviluppa un certo anticomunismo viscerale. Poi, viste le sue condizioni (sembra un puffo tutto blu), il direttore, mosso a pietà, lo mette assieme agli altri bambini.
Daniele si rende subito simpatico e dimostra di avere il piglio del leader. L’ultimo giorno di scuola, il maestro saluta i bambini e augura loro buone vacanze. Daniele alza la manina sudata e dice con voce ferma: “Signor Maestro, si è dimenticato di darci i compiti per le vacanze.”

Miracolosamente sopravvissuto fino all’adolescenza, fugge di casa per evitare il seminario e si rifugia nell’ambasciata americana, dove viene subito preso a ben volere da alcuni esuli cubani e dall’ambasciatore che lo inizia alle teorie neocon.
Poi l’illuminazione. Un giorno, passando casualmente da via Torre Argentina incontra il suo antico persecutore che, divenuto frate trappista, gli porge una rosa in segno di pace. Daniele invece decide di vendicarsi e gli sferra un pugno.
Quella stessa sera nella sua cameretta, cogliendo i vari segni del destino e con la benedizione degli esuli cubani, decide di diventare il più giovane segretario radicale del mondo.

***

Simpaticamente citato sul sito de La Rosa nel Pugno

4 commenti:

  1. sei troppo fuori di testa!!
    grandissima.

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  2. Anonimo17:24

    Molto divertente!
    Complimenti da un romagnolo.

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  3. Ciao Lame!
    a proposito di quel babbeo

    http://qualcosadelgenere.splinder.com/post/21505096/raccontami+una+fiaba%2C+ernesta

    ahahahahha un genio!

    ciao

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  4. Cara amica Lameduck,

    ho visto che oggi mente critica ha pubblicato questo post. Mi fa piacere che hai fatto la pace con il buon CN.

    Ciao Davide

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